Paura del giudizio: è davvero così importante?

Il giudizio degli altri solitamente fa paura a causa di tutte quelle aspettative che non avete raggiunto, o a causa dei modelli ai quali vi siete sempre ispirati.
Paura del giudizio

Paura del giudizio degli altri

Capita spesso di venire sottoposti a critiche da parte delle persone vicine, siano essi familiari, colleghi o amici. Alcuni commenti alle scelte della vostra vita sono costruttive e aiutano a migliorare, a prendere consapevolezza degli sbagli compiuti o semplicemente per capire chi siete veramente. Ma dall’altro lato esistono critiche che invece infastidiscono e non servono a nulla.

Così, se per esempio avete preso la decisione di andare a vivere al di fuori del tetto familiare, ognuno si sente in diritto di dire la sua a riguardo: la zia vi dice di pensarci bene, visto che le spese sono tante; la mamma è preoccupata perché pensa vi lascerete morire di fame; il nonno vi prende in giro, cantando una canzone di quando era militare e non aveva molti soldi in tasca.

In quest’epoca di Internet e social network, poi, è ancora più difficile sottrarsi all’ascolto dell’opinione altrui: chiunque tra i vostri amici può esprimere un giudizio riguardo alle vostre scelte e gusti.

Ecco che in questi casi può scattare la modalità giustificazione (o qualificazione): un tentativo condito di nervosismo e frustrazione per spiegare all’altro le ragioni della vostra scelta, i perché, il come ci siete arrivati. La sensazione non è molto gradevole: perché mai, pensate, dovrei stare a giustificarmi così?.

Vediamo alcune motivazioni che possono spingere a giustificare le proprie scelte e che portano a temere il giudizio degli altri.

  1. Insicurezza
    Una delle cause principali che fa scattare l’impulso alla giustificazione, manco foste a scuola all’ora di matematica, è l’insicurezza. Per affrontare le vostre scelte con serenità, è necessario prendere consapevolezza di chi siete e accettarlo, seguendo come guida, nelle scelte da compiere, quel filo rosso che è il vostro stesso piacere. Se una scelta vi rende felici, quasi sempre è quella giusta.
  2. Stereotipi
    Gli stereotipi sono modelli con cui costantemente siete costretti a confrontarvi: famiglie felici alla TV; donne bellissime sulle riviste; uomini invincibili nei fumetti. Ecco che, se non si corrisponde ad un modello ritenuto fighissimo, allora scattano le infinite paranoie sul peso, sulla scelta o non di formare una famiglia, sulle priorità di vita, sulle opinioni in materia di religione. È necessario passare oltre tutto ciò e cominciare a pensare che la perfezione non esiste. Nessuno è perfetto. Ci saranno sempre dentro di voi parti ombra, ossia parti di voi stessi che non vorreste mai mostrare agli altri: queste però ci sono e vi rendono autentici.
  3. Proiezioni
    A volte, in realtà non c’è la reale intenzione di giudicarvi o di farvi sentire male con voi stessi da parte della persona che ha fatto un commento su di voi. Magari, ad esempio, vi piace portare i capelli molto corti e vostra madre vi ha detto ridendo che i capelli corti non vi donano e che somigliate a Zorro senza baffi. Così, crescendo, per reagire a quel commento che vi bruciava dentro, avete cominciato a fare allungare i vostri capelli alla Rapunzel, poiché avete pensato di non corrispondere con i capelli corti all’idea di femminilità che pensavate avesse vostra madre.

Magari quel commento del vostro familiare potrebbe essere stato solo una battuta. Dunque a volte capita che sia il modo in cui pensiamo che quella persona ci veda e il pensiero di dover corrispondere ad esso a farvi stare male. Si tratta dunque di vostre proiezioni, ovvero di idee che avete nella vostra testa e che proiettate sugli altri come se fossero loro ad averle concepite.

A volte si ha bisogno di un confronto, quindi i commenti e i giudizi degli altri sulle vostre scelte sono molto utili, soprattutto per le decisioni di cui non siete sicuri. Ma se la scelta che avete preso vi rende felici e pensate corrisponda a ciò di cui avete bisogno, non sentitevi affatto in dovere di giustificarvi e procedete dritti per la vostra strada.

5 Modi per sconfiggerla

La paura del giudizio degli altri va affrontata e sconfitta, senza se e senza ma. L’uomo è un animale sociale che vive in comunità, nelle quali si osserva e si è osservati dagli altri. L’essere guardati è importante: vi fa sentire considerati, vi fa sentire parte di un insieme di persone, che sia un gruppo di amici, di colleghi o una famiglia.

Il senso di appartenenza è un bisogno essenziale per l’essere umano, poiché dona benessere e incrementa l’autostima.

Al contrario, il non essere accettati dagli altri corrisponde all’esclusione, all’allontanamento, a una solitudine senza radici. È proprio per la paura di rimanere soli che il giudizio degli altri è tanto temuto. Può capitare, per questo, di non sentirsi all’altezza del compito assegnato, di non sentirsi abbastanza belli per piacere a qualcuno, di credere di avere un lavoro poco importante. Questi pensieri negativi possono portare chi li prova a chiudersi in se stesso per evitare confronti, per sottrarsi allo sguardo degli altri, dimenticando tutte le sue buone qualità.

Ma uscire dalla spirale della paura è possibile.

Ecco alcuni modi per affrontare al meglio il giudizio delle altre persone.

  1. Analizzare il problema
    Può essere utile rintracciare le cause della vostra insicurezza, analizzandone le origini. Spesso capita che la paura dell’opinione altrui nasca tra le pareti di casa, ossia in famiglia, attraverso dinamiche sbagliate: può essere capitato, infatti, che lo sguardo dei vostri genitori, i loro commenti sul vostro modo di essere possano essere state recepiti da voi come verità assolute, che scombussolavano la vostra autostima, la concezione di voi stessi. Questa stessa modalità (appresa in genere da adolescenti) può essere rimasta immutata fino all’età adulta, portando a percepire i giudizi negativi di chicchessia come terremoti che scardinano le vostre certezze. Dunque, cercare l’origine che ha dato il via alla vostra paura del giudizio altrui può aiutarvi a contestualizzarlo e superarlo.
  2. Non cercate la perfezione
    L’essere umano non è perfetto. La stessa parola ‘umanità’ fa proprio riferimento alla possibilità di sbagliare, alla capacità di provare e comprendere le emozioni, alla possibilità di ammalarsi, alla concessione di essere fallibili e irrazionali. È possibile che temiate il giudizio altrui, poiché rincorrete standard troppo alti. Per superare questo, è necessario riflettere su come voi stessi vi desiderate. Qual è la forma che volete dare al vostro corpo? Più in carne? Più filiforme? Quale lavoro desiderate svolgere? Volete davvero diventare cardiochirurghi o lo fate per compiacere i desideri di un vostro familiare? Non potete essere bravi in tutto, non potete riuscire in tutto; il prezzo da pagare è troppo alto. A volte è necessario accettare la propria mediocrità, che non vuol dire incapacità, svogliatezza o noncuranza: è possibile accettare di svolgere un compito affidatoci senza pretendere da noi la suprema eccellenza, ma svolgendolo in modo piacevole, rilassato e alla nostra portata.
  3. Non sentitevi sempre protagonisti
    A volte capita, in un contesto di gruppo, di sentirsi costantemente osservati, continuamente al centro dell’attenzione. Cominciate col pensare che non è così. Le persone intorno a voi in realtà molto probabilmente stanno pensando a loro stesse: a loro volta stanno pensando a dire cose intelligenti e ad apparire al meglio. Potete concedervi di stare in una situazione sociale in maniera rilassata; siete presenti, ma non siete i protagonisti nel bene e nel male della serata.
  4. Ascoltate a fondo il vostro essere
    Riuscire a percepire i vostri desideri può permettervi di compiere le giuste scelte, di inseguire veramente i vostri sogni e non quelli di qualcun altro. A volte infatti capita di scegliere un percorso attraverso la ragione perché è più sicuro, più conveniente, più prestigioso, a dispetto di quello che invece desiderate. Le altre possibili strade, infatti, possono apparire troppo modeste o diverse da tutto quello che vi eravate immaginati su voi stessi: possono spingervi in direzioni contrarie al percorso che fino ad ora avete compiuto. Per questo fa paura seguire un percorso differente, perché a volte dovrete abbandonare la strada sicura che già conoscete. Ma se riuscirete a fidarvi completamente di voi stessi, potrete vivere una vita più vera e piena.
  5. Non potete piacere a tutti
    Sentirsi amati è bellissimo, ma è impossibile piacere a tutti. Così come è impossibile che tutti vi piacciano. Smettetela di trasformarvi in virtù dell’approvazione altrui. Se qualcosa vi dà fastidio, non temete di farla notare. Se non vi trovate a vostro agio con le persone che frequentate, cambiate giro di amicizie. Rimanere soli può far paura, ma liberando il vostro vero io, esso può portarvi a migliori conoscenze.
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