Come conquistare un uomo che se la tira

La scelta di sedurre o rifiutare un uomo che se la tira spetta esclusivamente a voi, visto che dovrete decidere se “rischiare” o farlo capitolare definitivamente.
Come conquistare un uomo che se la tira

Sicuramente vi sarà capitato di avere a che fare con un uomo che se la tira, nel bene o nel male; che fare, quindi, in questi casi?

Il concetto di Montagne Russe esprime essenzialmente un tipo di atteggiamento attraverso il quale si crea una specie di tensione tra uomo e donna, in un gioco di concessione e negazione che serve a creare dipendenza.

Le donne in genere lo applicano, più o meno consapevolmente, quando durante il primo incontro si mostrano molto ben disposte e interessate a chi hanno davanti, per poi “fare le difficili” in un secondo momento, finendo poi per tornare a essere affettuose e disponibili.

Anche gli uomini si servono dello stesso metodo, ma per lo più in modo leggermente diverso. La differenza fondamentale è che loro di solito non alternano concessione e negazione, bensì simpatia e antipatia.

In un primo momento sono brillanti e complimentosi, spesso galanti; successivamente, invece, diventano audaci, sono un po’ scontrosi, distratti e pungenti, buttano lì battute del tipo: “Bei capelli. È il tuo colore naturale?” “No, ma…” “Ah… va be’, è bello lo stesso” col tono di chi vi sta dando il contentino.

Poi, proprio quando stavate per scaricarlo, credendo che la prima impressione era stata ingannevole, tornano a essere carini, magari addirittura accennando a un progetto futuro, ovviamente niente di che, qualcosa del tipo “Ti devo portare a mangiare nel mio ristorante preferito, vedrai ti piacerà!”, ma sufficiente a farvi ricredere.

E così via, cercano di darvi emozioni forti e non scontate, non facendo o dicendo qualcosa di molto originale o sconvolgente, ma semplicemente destabilizzandovi, comportandosi sempre in modo diverso e imprevedibile. Quelli bravi non esagerano mai scadendo nella volgarità o nella maleducazione e si mostrano alternativamente entusiasti e coinvolgenti o superficiali e indifferenti.

Conoscere e distinguere questa strategia è utile per non cascarci o per scegliere consapevolmente di assecondarla. Se il tipo non vi piace granché o se vi piace giocare e volete spiazzarlo un po’ avete due vie: potete assecondarli, esasperando la loro direzione; oppure potete remare continuamente contro.

Se preferite la prima opzione al primo complimento basterà parlare di uscite con altre coppie, di visite a casa vostra, o, in casi estremi, anche solo pronunciare un “noi”. Tutto ciò lo spiazzerà alquanto, poi starà a voi scegliere quanto andarci pesanti.

Nel caso in cui scegliate di ostacolarlo, dovete solo ridimensionare i suoi apprezzamenti senza sminuirvi: “Hai degli occhi bellissimi…” “Sì, lo so, me lo dicono tutti quelli che ci provano” e poi però sorridete, visto che non dovete essere acide e ostili, ma solo scaltre.

Fate sempre molta attenzione a equilibrare le vostre risposte e il vostro linguaggio del corpo perché se sarete troppo dure lo farete scappare (e non è detto che non sia il vostro obiettivo), ma se saprete dosare bene astuzia e prontezza ribalterete la situazione e sarà lui a essere destabilizzato e affascinato.

Facebook
Twitter