Donne da evitare
Capita che, nei momenti di singletudine spinta (quella che va oltre i sei mesi, per intenderci), si cada nella tentazione di approcciare molte donne, anche se si dimostrano nettamente in contrasto con il vostro target ideale. Alcune potrebbero stupirvi in positivo, con una buona dose di eccentricità caratteriale o pieno godimento della sfera sessuale, ma altre, forse, è meglio evitarle del tutto, come quelle che rientrano in questa nostra classifica.
- La bisbetica
A questa categoria appartengono le donne che montano una scenata per qualunque sciocchezza. Solitamente sono donne non soltanto antipatiche, ma proprio arrabbiate con la vita, magari per qualche pregresso problema, ancora irrisolto. Lasciatele decantare un po’, prima di chiedere loro un appuntamento; altrimenti, rischiate di passare l’intera serata a giustificarvi e chiedere scusa per ogni piccolezza. - La neo single
La donna che ha da poco terminato una relazione è emotivamente provata; generalmente ha il cuore a pezzi sia nel caso in cui sia stata lasciata, che nel caso opposto. Solitamente, quindi, è lei che rifiuta gli appuntamenti, quindi voi evitate di chiederne uno, potreste passare una serata ad ascoltare i numerosi racconti della sua precedente storia. - La fanatica religiosa
Trattasi di una donna dall’estremissimo fervore mistico: va in chiesa tutti i giorni e rispetta ogni regola con maniacale perfezione. Se la vostra idea di fede non coincide con la sua, forse è meglio non chiederle un appuntamento: vi ritrovereste cresimati in men che non si dica. - La viziata
È questa una tipologia di donna che sin da piccola ha avuto dai genitori tutto quello che desiderava. Da grande ha continuato a volere sempre le cose più belle e costose. Il problema è che la sua non è una richiesta, ma una pretesa. Se volete uscire con lei, preparatevi a sborsare un po’ di dindini. - La ex di un vostro amico o parente stretto
La donna che è stata la fidanzata di un vostro caro amico o di vostro cugino, o peggio fratello, è proprio da evitare. Cercate di non considerarla come individuo di sesso femminile, ma come un essere umano di genere sconosciuto.