Il decalogo della seduzione al femminile

La seduzione al femminile riassunta in un decalogo, con consigli che vanno dal miglioramento personale alla conquista vera e propria.
Il decalogo della seduzione al femminile

Per approcciare in strada o nei locali valgono in linea di massima le stesse regole generali che possono essere applicate a un qualunque luogo pubblico in cui vi trovate e nel quale individuate qualcuno che vi piace ma non avete molto tempo per sedurlo.

  1. Innanzitutto, come sempre la base di partenza siete voi stesse, il vostro atteggiamento, la maniera in cui vi ponete nei confronti del prossimo. La naturalezza e la disinvoltura sono due qualità indispensabili affinché l’avance vada a buon fine, perché anche se la ragazza un po’ impacciata e timida può fare tenerezza e risvegliare l’istinto protettivo del maschio della specie, ma in un locale affollato dove ci sono centinaia di input o per strada mentre si sta andando a lavorare è indispensabile un’azione decisa.
  2. Un simile modo di fare ha bisogno di basi solide, prima fra tutte una gran dose di autostima che è molto aiutata dalla sicurezza di essere sempre al meglio, dal sentirsi belle in ogni momento. Infatti, non trascurate mai il vostro aspetto, nemmeno per andare a comprare il sale perché nulla impedisce che incrociate l’uomo dei vostri sogni alla cassa del supermercato e se non vi sentite a vostro agio potreste perdere un’occasione. Questo non significa che dal droghiere ci dobbiate andare col tacco dodici e col trucco da sera, bensì che uscendo da casa e fermandovi davanti allo specchio pensiate sempre “Sì, mi piaccio”.
  3. La spigliatezza non dipende solo dal vostro aspetto, ma anche dalla fiducia nelle vostre capacità, dalla consapevolezza che potete farcela, che sapete come si fa. Molte, davanti alla prospettiva di avvicinare un uomo, si bloccano e vengono prese dal panico perché non hanno l’abitudine di attaccare discorso col prossimo maschio o femmina che sia, bello o brutto, non importa, l’imbarazzo e la riservatezza prendono il sopravvento e non si va da nessuna parte. Per ovviare a queste difficoltà il segreto è la pratica. L’argomento è stato approfondito altrove, qui basti dire che abituarvi a parlare con il vecchietto sul bus o con la signora alla posta vi tornerà molto utile la prossima volta che dovrete abbordare un bel ragazzo in un bar.
  4. Infine, la disinvoltura si legge innanzitutto sulle labbra. Presentatevi con un bel sorriso rilassato e molto del lavoro è già fatto. Sentendovi belle e sicure del fatto vostro l’impresa vi apparirà di gran lunga più semplice e sorridere vi verrà naturale, dandovi un’immagine molto migliore rispetto all’espressione tesa e concentrata di chi sta andando a fare un esame.
  5. La riflessione sul sorriso conduce direttamente alla questione del linguaggio del corpo che ha due funzioni importanti: aiutarvi a capire se il vostro approccio sta andando bene e favorire la comunicazione. Gran parte della comunicazione non verbale è inconscia, ma questo non vi impedisce di aggiungere qua e là qualche gesto studiato basandovi sull’osservazione dell’interlocutore e applicando, per esempio, la tecnica del ricalco.
  6. A proposito di tecniche, non affidatevi ciecamente a dei metodi altrui perché se non li fate vostri lui lo percepisce e l’impressione che ne trae è di avere a che fare con una persona rigida e incapace di rapportarsi con gli altri in modo naturale, così disperata da doverlo imparare dagli altri. Ecco, la disperazione è la peggior nemica della seduzione, niente è meno attraente di una persona che dà l’impressione di elemosinare l’interesse altrui.
  7. Detto ciò, se riuscite a personalizzare le tecniche di seduzione, una che vi torna certamente utile per strada o nei locali è quella dell’approccio veloce, che consiste nell’essere estremamente dirette e sincere: vi avvicinate guardandolo negli occhi, vi presentate e gli date il vostro numero, magari aggiungendo uno scherzoso “Allora aspetto la tua chiamata!” oppure languidamente “Chiamami…”
  8. Non solo la tecnica dell’approccio veloce inizia con “fate il primo passo”, qualunque sia il vostro stile, se siete al bancone di un locale o se state passeggiando col vostro cane e vedete un tipo eccezionale, non aspettate che sia lui ad avvicinarvi, andate voi da lui perché altrimenti rischiate di aspettare per sempre.
  9. Infine, il primo di due consigli vitali: il segreto pratico per rompere il ghiaccio, oltre alla disinvoltura, alla sicurezza in voi stesse e alla pratica è fare attenzione al contesto, infatti, non è strettamente necessario trovare qualcosa di originale e spiritoso da dire, soprattutto se non vi viene spontaneo, piuttosto è importante non sproloquiare. Prendete spunto dalle circostanze: un cameriere che rovescia un cocktail su un cliente, vi permette di voltarvi verso il bell’uomo che avete adocchiato e sorridendo potreste dirgli “Brutte cose! È così che si rovina una serata!”, se non gli interessate dirà “Già…” e si girerà dall’altra parte. Se gli piacete, coglierà l’occasione per continuare a parlare.
  10. Ed ecco il secondo, banale forse, ma indispensabile: ricordate di chiedergli il numero! Ammettetelo, vi è capitato più di una volta di chiacchierare con un bel tipo e poi dovere scappare perché la metrò era arrivata e non avete avuto nemmeno il tempo di scambiarvi un contatto qualsiasi. Mai più. Poche battute e poi “Ma tu sei su Facebook?” e se non usa Facebook, immediatamente “E allora tocca fare alla vecchia maniera, dammi il tuo numero che ti faccio uno squillo”.
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