Vado a Vivere da Solo di Marco Matt

Vado a Vivere da Solo è il libro di Marco Matt, davvero unico nel suo genere e indispensabile soprattutto per chi si ritrova ad essere single dopo tanto tempo…
Vado a Vivere da Solo

Tornare single e andare a vivere da soli dopo i 40 anni un tempo (neanche troppo lontano a dire il vero) era una disgrazia, un disastro, o quantomeno un fatto increscioso. Oggi sembra essere diventato un qualcosa di normale, se non prevedibile o scontato, dato che una coppia su 3 è destinata a scoppiare (nel 2016 le famiglie composte da una sola persona erano il 31,6% in Italia, non osiamo pensare oggi).

E proprio di questo parla quindi Vado a Vivere da Solo, libro in distribuzione su Amazon dove l’autore Marco Matt racconta senza pudori o false promesse cosa vuol dire esattamente ritrovarsi single per un uomo maturo che ha trascorso la maggior parte della vita in coppia.

Vivere da soli

Scegliere e comprare una casetta per una persona sola, arredarla, ricominciare a cucinare, fare i servizi di casa e dulcis in fundo, a dover interfacciarsi con l’altro sesso dopo secoli di monogamia. E proprio su quest’ultima questione si spalanca un mondo, basta leggere l’introduzione al libro:

A livello di relazioni ti addormenti a 30 anni e ti svegli improvvisamente nel pieno dei tuoi 40’s sentendoti come se qualcuno ti avesse mandato avanti nel tempo solo per vedere l’effetto che fa. E scopri che il mondo esterno è cambiato, le camicie celestine sono fuori moda e che le ragazze ora sono donne adulte che Youporn categorizzerebbe come Mature. Ti senti un po’ come uno yorkshire lanciato per errore nell’arena dei cani da combattimento: conoscevi abitudine, sicurezza, conforto e ora ti trovi a dover gridare al mondo che esisti anche tu, con la paura che nessuno ti veda sbracciarti sotto la tormenta, che il tuo corpo finisca coperto da troppa neve e scavalcato dai
passanti.
E in ogni momento tenere a mente che l’hai voluto tu, che ci sono dei motivi dietro la tua scelta e che era un passo necessario per diventare quello che vorresti essere, per vivere come vorresti vivere.

Insomma, quello che per gli sposati sembra essere un mondo pornofiabesco e proibito popolato da incontri bollenti, storie d’amore drammatiche e una vita un po’ fuori dalle righe, si trasforma in un universo (Singleverso è il termine scelto dall’autore) popolato da creature quasi ostili: Narcisiste, Borderline, Cacciatrici di dote, Anaffettive, Guerriere della Misandria e più generalmente donne deluse, ciniche e amareggiate dalla vita. Non che vada molto meglio agli uomini single, che a loro volta vengono categorizzati come Peter Pan, Morti di Fi*a, Finti Scapoli, Casi Umani e Devastati.

Una bella lotta insomma, dove però prevale un sentimento comune ovvero la continua, incessante ricerca della persona giusta, cercando di evitare quelle relazioni mediocri che servono solo a evitare lo spauracchio della solitudine ma che hanno il potere di intrappolare come la tela di un ragno.

Il libro nasce dall’esperienza dell’omonimo blog (Vado a vivere da Solo) e del gruppo Facebook per single correlato, che ha spinto poi altre centinaia di single italiani a fare coming out per raccontare le proprie ansie e le vicissitudini del “secondo tempo della propria vita”. La visione finale che ne traspare è quella di un diario tragicomico, dove le nevrosi del vivere da soli vengono stemperate da incontri improbabili, momenti di romanticismo tra persone ampiamente adulte, e una voglia comune e generalizzata di farsi compagnia, in attesa di poter dire un giorno che sarà valsa la pena di aver fatto questa scelta, per inseguire una felicità personale autentica anziché l’accontentarsi di vivere al caldo in un posto sicuro ma senza più gioia di vivere.

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